Hammer Team, cacciatori di sogni

Il percorso che ha visto protagonista Hammer Team negli ultimi due anni rappresenta una delle esperienze più significative e straordinarie vissute dal nostro liceo. Un progetto nato come sfida tecnica e creativa, e divenuto progressivamente un vero laboratorio di competenze, incontro, collaborazione e apertura al mondo.
La partecipazione al campionato nazionale e poi alle World Finals di STEM Racing a Singapore ha reso visibile un lavoro molto più ampio, che ha coinvolto studenti, docenti, partner del territorio e realtà aziendali con cui la scuola ha avviato un dialogo sempre più concreto.

Circuito

Un sogno non comincia nel giorno in cui lo si realizza. Inizia molto prima: in un’intuizione, in una curiosità che si accende, in un’idea che non sappiamo ancora nominare. Nasce spesso in silenzio, mentre impariamo a fidarci delle nostre possibilità. Così è nato anche questo viaggio: non come un obiettivo da raggiungere, ma come un desiderio che ha iniziato a muoversi, a prendere spazio, a chiedere impegno e dedizione. È stato un cammino fatto di tentativi, errori, creatività, fatica, momenti di forte stress e momenti di puro stupore. È stato un cammino in cui le conoscenze e le competenze hanno trovato posto accanto al coraggio, alla collaborazione, alla resilienza.

Il progetto ha permesso agli studenti di misurarsi con sfide reali, incontrare professionisti del settore, visitare aziende e circuiti prestigiosi, partecipare a sessioni formative intensive o a eventi come il GP di Monza 2024 o l’incontro con i giovani talenti del motorsport, Leonardo Fornaroli e Kimi Antonelli. Opportunità che hanno arricchito il percorso, aggiunto valore e ampliato lo sguardo sui possibili futuri professionali.

La fase internazionale a Singapore ha rappresentato l’apice di questo cammino: un’esperienza intensa, culturalmente ricca, che ha portato i ragazzi a confrontarsi con team provenienti da tutto il mondo. Le immagini più iconiche come la costruzione del pit-display fino all’ultimo istante, le sessioni di lavoro notturne, il tracciato costruito nel tempo e presentato con orgoglio, il contatto diretto con il circuito di Marina Bay, raccontano il valore formativo di un progetto che ha coinvolto mente, competenze ed emozioni.

Pit

Gara

Guardando a questo percorso nel suo insieme, ciò che resta non è solo il risultato ottenuto, ma la crescita che ha attraversato gli studenti coinvolti. È la prova concreta di come esperienze laboratoriali e progettuali possano avere un forte impatto educativo, rendendo la scuola un luogo di scoperta, partecipazione e opportunità, in cui la vita accade. E, soprattutto, è un invito per tutti gli studenti a mettersi in gioco, a coltivare curiosità e a credere nei propri sogni con impegno e responsabilità.

E un grazie sincero va a chi ha vissuto questo viaggio e a chi lo vivrà nei prossimi anni: perché ogni generazione di studenti ci ricorda che la scuola non è un edificio, ma un movimento vivo, fatto di idee, energie e sguardi rivolti in avanti.

Foto

Care ragazze e cari ragazzi, continuate a cercare, a sbagliare, a creare, a credere. Continuate a muovervi verso ciò che vi assomiglia, verso ciò che vi chiama, verso ciò che accende la vostra curiosità.
Perché arriva sempre un momento in cui si deve scegliere di provarci.
Loro lo chiamavano così: Now it’s Hammer Time!

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