La storia

LA STORIA DEL LICEO RESPIGHI

 

La fondazione

Il Regio liceo scientifico di Piacenza fu istituito il 1 ottobre del 1924 recependo le indicazioni della Riforma Gentile del 1923.

La sua sede era all’interno dell’immobile che accoglieva l’istituto tecnico Romagnosi, presso cui era stata avviata già nel 1923 una sezione sperimentale attingendo all’indirizzo Matematico-Fisico: si accedeva alle classi e ai laboratori, situati a pian terreno e al primo piano dell’edificio, da via della Ferma.

Il 17 febbraio 1925 su proposta del preside del Regio liceo scientifico la Deputazione provinciale di Piacenza richiese che l’istituto fosse dedicato al celebre astronomo Lorenzo Respighi, nativo di Cortemaggiore (7 ottobre 1824 – 10 dicembre 1889).

Il 2 luglio 1925 a San Rossore Vittorio Emanuele III decretò: Il Regio liceo scientifico di Piacenza è intitolato al nome di “Lorenzo Respighi”.

 

L’edificio di piazzale Genova n. 1

Nel tempo le iscritte e gli iscritti del Regio liceo scientifico Lorenzo Respighi divennero sempre più numerosi e gli spazi dell’edificio di via della Ferma si rivelarono inadeguati.

Lo sviluppo si ebbe soprattutto al termine della Seconda Guerra Mondiale e il preside Angelo Tarozzi si prodigò per trasferire gli studenti del Liceo in piazzale Genova 1, ove si trovava un edificio adatto a divenire un istituto scolastico: la ex sede della Gioventù Italiana del Littorio (GIL).

La ex sede della GIL era stata progettata da un architetto che sarebbe diventato famoso non solo in Italia: Luigi Moretti. A soli venticinque anni, infatti, nel settembre del 1932 Luigi Moretti aveva ricevuto da Renato Ricci (presidente dell’Opera Nazionale Balilla) il compito di progettare la Casa del Balilla di Piacenza.

Il terreno individuato, che nei decenni precedenti era stato occupato prima dal Foro Boario e poi dalla palestra Salus et Virtus, venne espropriato.

La direzione dei lavori, eseguiti dall’impresa Paolo Beotti, fu affidata all’ing. Vincenzo Bozzini e il 3 dicembre 1933 venne inaugurata appunto la prima sezione della Casa del Balilla di Piacenza.

La Casa del Balilla era una tipologia di edificio nuova e l’opera di Luigi Moretti rappresentò senza dubbio una sperimentazione.

L’edificio, prettamente razionalista, evidenziava la sua struttura in cemento ed era privo di qualsiasi ornamento che non fosse il gioco dei colori (grigio, nero, rosso pompeiano, il verde del linoleum della palestra). Richiamavano il mondo romano la struttura ad arco che sovrasta l’ingresso e alcuni mosaici, ora perduti. All’interno, in un gioco studiato di alternanza di vuoti e di pieni, trovavano accoglienza spazi con funzioni diverse, tra i quali una palestra di 450 mq. Sempre all’interno si era prestata grande attenzione alla illuminazione degli ambienti.

Secondo il progetto di Moretti, l’edificio avrebbe dovuto comprendere un teatro per 500 spettatori, mentre una piscina, una pista da atletica e campi da tennis avrebbero dovuto essere costruiti all’esterno, nell’area sottostante le antiche mura della città. Purtroppo questo progetto fu ritenuto troppo ambizioso e non fu mai portato a termine.

Nel 1935 Moretti aveva in ogni caso aggiunto l’ala destra alla struttura originale e prima del 1937, in occasione del passaggio dalla ONB alla GIL, era stata rimossa la statua del Balilla di Guerrino Tramonti inizialmente posta accanto all’ingresso.

In virtù delle sue caratteristiche, la ex sede della GIL, ora sede del Liceo scientifico Respighi, il 13 agosto 2019 è stata dichiarata di interesse culturale ai sensi dell’art. 15 del D. Lgs. 42/2004 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il trasferimento degli studenti del Liceo nel 1947

In base a quanto è possibile ricostruire oggi, nel 1945 la ex sede della GIL era stata in parte saccheggiata e ignoti avevano distrutto o reso non più visibile ciò che richiamava la propaganda fascista (all’esterno era stata rimossa l’aquila romana situata sulla scalinata, mentre all’interno erano state eliminate le erme raffiguranti Arnaldo Mussolini e Benito Mussolini, erano stati distrutti i mosaici del primo sacrario ed erano state scialbate le tempere di Angelo Gentilini che decoravano l’atrio).

La ex sede della GIL era divenuta, inoltre, luogo di rifugio per sfollati che dichiaravano di non poter trovare un alloggio alternativo.

Il preside Angelo Tarozzi gestì a lungo a livello burocratico il passaggio del Liceo da via della Ferma a Piazzale Genova (già nel settembre del 1946 per rispondere alle esigenze della nuova scuola erano state apportate alcune modifiche alla struttura originale, come il collegamento mediante due corridoi sovrapposti tra i corpi di fabbrica del 1932 e del 1938).

Poi, sabato 22 marzo 1947 Angelo Tarozzi salì in sella alla sua bicicletta e guidò gli studenti del Liceo nella loro nuova scuola.

Non c’è alcuna documentazione fotografica di quel trasferimento degli studenti e “Libertà” non dà notizia dell’ingresso dei Respighiani nella ex sede della GIL (riferisce, tuttavia, che il 26 marzo nel suo nuovo ufficio il preside Tarozzi venne aggredito da alcuni degli sfollati che non volevano andarsene); questi elementi, uniti alla testimonianza di chi nel 1947 era presente, portano a dire che Angelo Tarozzi di fatto promosse e organizzò una occupazione.

Gli anni Sessanta

Nel 1960, al termine di una lunga e complessa trattativa anche economica, la ex GIL diventò proprietà della Amministrazione provinciale di Piacenza.

Risale al 1960 la distruzione del mosaico pavimentale del vestibolo della palestra, opera di Angelo Canevari (erano raffigurati un discobolo, un lanciatore di giavellotto, un atleta nell’atto di scagliare un peso), e la demolizione del grande mosaico (oltre due metri alla base e circa sei metri di altezza) realizzato nel 1940 da Achille Capizzano per il sacrario della sede della “GIL nuova” (il corpo di edificio a sud).

Vittoria

I frammenti del mosaico furono ricoverati nel seminterrato, poi spostati nel cortile di Palazzo Farnese, dove nel 1996 vennero notati per caso da Emilio Libé, fondatore degli Amici del Liceo Respighi. Gli Amici del Liceo curarono a proprie spese il ricovero dei frammenti nella Chiesa del Carmine, da dove vennero recuperati e riportati in piazzale Genova n. 1 il 29 agosto 2014.

 

Piazzale Genova

Quando si parla del Liceo Respighi non si può non citare la piazza su cui esso si affaccia, situata subito al di fuori delle mura là dove il Pubblico Passeggio si interrompe.

Piazzale Genova, ovvero il grande spazio che dava accesso alla antica barriera del dazio detta “porta di San Raimondo” (o semplicemente “barriera Genova”), custodisce oggi in più modi la memoria di tante morti legate alla Seconda Guerra Mondiale.

Di fronte al Liceo sulla destra nell’immediato dopoguerra fu eretto un monumento per commemorare il sacrificio di cinque giovani combattenti della Resistenza uccisi il 26 aprile del 1945 (la liberazione di Piacenza è del 28 aprile), mentre di fronte all’ingresso del Liceo sul lato dell’ospedale militare un monumento ricorda i caduti del 9 settembre 1943.

Dal maggio 1999 nell’atrio del Liceo sulla destra una lapide ricorda dieci Respighiani che combatterono e morirono con onore nella Seconda Guerra Mondiale (per volontà della Associazione degli Amici del Liceo Respighi, sono ricordati insieme tutti i Respighiani caduti, indipendentemente dal loro schieramento politico).

Il 23 ottobre 2021 sempre davanti al Liceo sulla destra è stato inaugurato il monumento ai 640 caduti piacentini in terra di Russia, la metà dei quali apparteneva agli Alpini.

 

La storia più recente

La crescita continua degli iscritti e l’esigenza di modernizzare aule e luoghi di lavoro ha imposto una serie di ristrutturazioni e trasformazioni quali la riedificazione, nel 2006, della palazzina costruita negli anni Settanta nell’area di pertinenza del Liceo e l’acquisizione di una seconda sede nell’edificio scolastico di via Nasolini (ex sede della scuola professionale Coppellotti).

La riqualificazione funzionale degli ambienti, l’allestimento dei laboratori, la trasformazione del setting d’aula sono il segno del rinnovamento didattico promosso all’interno del Liceo e dell’attenzione alle tecnologie di un istituto che, in qualità prima di scuola classe 2.0 e poi di scuola 2.0, ha saputo vivere il cambiamento.  

Dagli anni Novanta ad oggi, d’altronde, l’istituto è stato protagonista di un’intensa opera di rinnovamento, in risposta alle mutate caratteristiche socioculturali del contesto e all’esigenza di un’apertura a una prospettiva di internazionalizzazione. Risale, infatti, a tale periodo l’avvio della sperimentazione didattica in autonomia di alcuni percorsi ora non più attivi: il Liceo Scientifico a indirizzo informatico e biologico, il Liceo Scientifico in convenzione con il Conservatorio G. Nicolini, il Liceo Scientifico bilingue, il Liceo Scientifico internazionale con il potenziamento delle discipline linguistiche e il conseguimento delle certificazioni IGCSE in Matematica, Fisica, Biologia, Francese, Inglese.

Queste esperienze innovative, maturate nel tempo, hanno reso il Liceo pronto ad affrontare, sia sul piano dell’innovazione didattica, sia sul piano culturale, la nuova prospettiva della Riforma, che dall’anno scolastico 2010-11 ha visto confluire tutti i percorsi formativi nei due indirizzi del Liceo Scientifico e del Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate.

A questi si sono aggiunti nel 2014-15 il Liceo Scientifico Sportivo ministeriale, nel 2018-19 la sperimentazione del Liceo Scientifico Quadriennale e nel 2019-20 la sperimentazione del Liceo Scientifico a curvatura musicale.

Il Liceo Respighi è, in ogni caso, una delle poche scuole secondarie di secondo grado in Italia a offrire dalla sua fondazione un unico indirizzo: tutti i suoi iscritti frequentano il liceo scientifico, seppure con anime parzialmente diverse.

Oggi a Piacenza il Liceo Respighi è l'unica scuola sede di certificazioni internazionali Cambridge IGCSE.