Laboratorio teatrale pomeridiano

Prosegue l’esperienza del laboratorio pomeridiano di teatro del Liceo Respighi proposto dagli artisti di Teatro Gioco Vita e rivolto a tutti gli studenti dalle classi prime alle quinte. Un progetto avviato nel 2018/2019, poi proseguito con la seconda annualità tra 2019/2020 e il 2020/2021 (il progetto è stato realizzato nei due anni scolastici a causa dell’emergenza sanitaria), quindi ripreso nel 2021/2022 e 2022/2023. Ormai quattro le creazioni nate dall’esperienza del laboratorio: “Il mercante di Venezia” da William Shakespeare (2019), “L’augellin Belverde” da Carlo Gozzi (2021) “Il Tacchino” da Georges Feydeau (2022), “La guerra spiegata ai poveri” da Ennio Flaiano (2023).
Perché partecipare? Si può partecipare perché si è delle persone curiose; perché si fa parte del cosiddetto “pubblico teatrale” e si vuole aumentare la propria consapevolezza di spettatori; perché si sta bene con gli altri; ma anche perché forse non si sta bene con gli altri; perché si è persone confuse; o perché si è persone sicure; perché ci piace giocare; perché sì è affascinati dall’essere umano, con i suoi pregi ed i suoi difetti; perché si è degli studenti modello; o anche perché non si è proprio degli studenti modello; perché dopo i mesi difficili del lockdown, della chiusura delle scuole
e della didattica a distanza è un’occasione di incontrarsi, conoscersi e stare insieme, non solo con i propri compagni di classe.
I perché possono essere infiniti. E soprattutto i perché sono del tutto personali. Caratteristiche comuni a tutti i partecipanti sono però l’impegno, la fatica e lo studio, in una sola parola il gioco. Il gioco è il punto di partenza e il punto di arrivo del nostro modo di vedere il teatro.
Durante un percorso lungo e articolato come questo si ha la possibilità di avvicinarsi alle tecniche e alle conoscenze dello stare in palcoscenico: l’ascolto di sé e degli altri, la consapevolezza scenica, la respirazione, il saper comunicare. 
Teatro Gioco Vita 2023/2024
Crediamo molto nell’attore-autore anche ad un livello amatoriale come quello che ci apprestiamo ad intraprendere.
Attore-autore che deve sempre conoscere l’autore o gli autori o l’ispirazione del testo che verrà messo in scena; che deve sempre avere l’urgenza di dire qualcosa e deve trovare il modo di metterlo a servizio della scena; che deve saper interpretare e tradurre le consegne che gli vengono richieste in scena; che non deve preoccuparsi unicamente del suo atto performativo o meglio giocoso, ma deve pre-occuparsi dei suoi compagni di scena, della scena stessa e della difesa della messa in scena
nel suo insieme.
Nel 2023/2024 il laboratorio teatrale sarà curato da Nicola Cavallari.
Si è scelto di lavorare su “Pluto” di Aristofane, opera che affronta un tema di grande attualità: la distribuzione iniqua della ricchezza.
Perché le risorse e le ricchezze non sono distribuite equamente, ma una massa enorme di poveri guadagna come una sparuta minoranza di ricchi? Perché tra questi ultimi ci sono molti “furbi” e disonesti, e tanta gente perbene muore letteralmente di fame?
Queste domande, che possono sembrare domande di oggi, furono poste e affrontate dal commediografo ateniese Aristofane nell’ultima delle sue undici commedie conservate, che debuttò nel 388 a.C. Intitolata “Pluto” in onore dell'omonimo dio greco della ricchezza, l’opera pone al centro dell’attenzione la questione eterna della distribuzione di risorse ed è ricca di situazioni comiche e paradossali.